Anche quest’anno, come ogni autunno, quando vado a raccogliere le castagne in un paesino del Triangolo Lariano, ne approfitto per fare scorta anche delle ottime bacche di ginepro (Juniperus communis) che trovo da quelle parti. In Brianza il ginepro viene chiamato ginepra, zénever. Mi serviranno domani, per preparare il burro al ginepro e quest’inverno per dare tono e sapore a lessi, arrosti, spiedini o per preparare qualche liquore, (famoso in tutto il mondo il gin, che ha tra i suoi ingredienti principali proprio il ginepro) o qualche grappa digestiva. Le bacche di ginepro aromatizzano inoltre deliziosamente i ripieni a base di castagne e frutta e le verdure che appartengono alla famiglia dei cavoli. Qualche bacca dona un sapore speciale al pesce al cartoccio o a un semplice brodo. In Trentino il ginepro viene anche utilizzato per affumicare speck, carne fumada e mortandela. e si trova abbastanza spesso spontaneo sia sui colli che in montagna. Il ginepro può essere coltivato anche nel giardino di casa e incrementare il numero delle piante aromatiche che ci sono utili in cucina o per lenire i piccoli fastidi di salute quotidiani.
Ingredienti:
- 8 bacche di ginepro,
- 50 g di burro
- sale q. b..
Fate ammorbidire il burro. Nel frattempo pestate le bacche di ginepro. Impastate il burro ammorbidito con la polvere di ginepro e regolate di sale. Volendo potete aggiungere della buccia di arancia grattugiata. Con il burro aromatizzato formate un cilindro e avvolgetelo con la carta da forno. Mettetelo in frigorifero per farlo rassodare. Questo burro è ottimo per accompagnare le verdure lessate, in particolare modo le patate, o per dare un tocco particolare ai risotti in fase di mantecatura, Va bene anche per condire una semplice pasta in bianco e per insaporire i crostoni di pane che accompagnano la bresaola o altri salumi. Ovviamente se questo burro vi piace potete prepararlo in quantità maggiore ed averlo sempre a disposizione.
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